lunedì 3 marzo 2008

Ruggero Razza: la nostra battaglia sul merito!



Il portavoce nazionale dei Giovani de La Destra ospite stamattina di Omnibus su La 7. “Il rinnovamento del Paese passa attraverso la ‘rivoluzione del merito’. Un giovane non deve puntare ad avere una posizione apicale nelle liste bloccate, ma essere in campo, sul territorio, per cercare il consenso”.

“Il tema della presenza dei giovani in politica non può essere affidato né a una candidatura, né a un programma elettorale”.

Lo ha detto il portavoce nazionale dei giovani de La Destra , Ruggero Razza, ospite stamattina di Omnibus weekend su La 7. Argomento della puntata, la partecipazione dei giovani alla vita politica.

A discuterne in studio, oltre a Razza, Federica Mogherini (Pd), Beatrice Lorenzin (Pdl), Michele De Palma (Sinistra arcobaleno) e Filippo Facci de Il Giornale.


“Non sono sicuro – ha aggiunto il portavoce dei giovani de La Destra - che cooptando un certo numero di giovani in Parlamento si riesca poi a far fare un balzo in avanti al Paese. Il rinnovamento, invece, passa attraverso la “rivoluzione del merito’. Per noi de La Destra, il merito deve essere il più importante e assoluto valore da contrapporre a quanti pensano, la maggioranza dei giovani, che per andare avanti occorra chiedere una raccomandazione”.

Per Razza, un giovane deve scommettersi, anche in politica. “Personalmente ho chiesto al segretario Storace di potermi candidare alle Regionali, elezioni che prevedono, a differenza delle Politiche, il voto di preferenza. Un giovane non deve puntare ad avere una posizione apicale nelle liste bloccate, ma essere in campo, sul territorio, per cercare il consenso”.

Parlando della realtà siciliana, Razza ha avuto parole di apprezzamento per la candidatura, da parte del Movimento di Beppe Grillo, di Sonia Alfano “figlia di un giornalista, Beppe Alfano, militante del Msi, ucciso della mafia”. “E’ una donna – ha aggiunto - che stimo molto. La sua è una candidatura che guardiamo con grandissima attenzione”.

“La Sicilia è una regione – ha osservato ancora Razza - dove il condizionamento della mafia è ancora altissimo; dove anche i partiti della ex Cdl non stanno volendo compiere una scelta di forte discontinuità rispetto a un sistema di governo clientelare. A Fini vorrei chiedere se è coerente fare campagna elettorale in Sicilia accanto a Totò Cuffaro e invece nel resto del Paese farla contro Pierferdinando Casini, che è persona rispettabilissima. Rispetto a ciò – ha concluso Razza - ci sono delle responsabilità precise”.

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