sabato 16 agosto 2008

Sicilia, laboratorio politico

Vi proponiamo l'intervento dell'on. Nello Musumeci pubblicato sul blog del segretario nazionale del partito, sen. Francesco Storace.
Inutile nasconderlo: anche a chi come noi è aduso a mille esperienze di pubbliche assemblee, suscita una certa emozione presiedere la seduta d’insediamento del Consiglio comunale di Catania, la nona città d’Italia.È la legge a volere che la seduta di stasera, quella inaugurale, sia guidata dal consigliere anziano per preferenze individuali. Nel nostro caso sono stati cinquemila cittadini catanesi a fare questa scelte a favore di un uomo della Destra. Mai così tanti nella storia del Comune etneo.Certo, oltre quarantamila e forse decine di migliaia in più, di scelta ne avevano fatta un’altra e non per il Consiglio comunale. Ma quella del sindaco è tutta un’altra storia che abbiamo affidato alla magistratura amministrativa e le cui decisioni attenderemo con serenità. E, tuttavia, saremo una pattuglia di cinque consiglieri comunali, il gruppo più numeroso dopo il Pdl e l’Mpa.E non è poco in una realtà nella quale l’area del voto libero è sempre più contenuta e assediata!Saremmo presuntuosi se pensassimo che tutti i nostri sostenitori, quasi ventimila sulla lista per il Consiglio, appartengono al nostro tradizionale elettorato. È la dimostrazione che quando l’identità è forte, diventa più facile proporsi a un’opinione pubblica trasversale e trovare consenso anche in chi la pensa diversamente, persino a sinistra.Ancora una volta la Sicilia si conferma laboratorio politico?

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